miércoles, 21 de noviembre de 2007
BOXING NON VUOL DIRE FARE A PUGNI
La timidezza rimane appesa assieme alla giacca nello spogliatoio unisex.
Nella palestra si sferrano diretti, si tirano punch, ganci, si cerca di non sganasciare l’avversario, si stoppa. C’è chi ha un destro micidiale, chi piazza il sinistro nel punto giusto. Chi fa da sè e se la vede con il sacco, chi se la prende con la propria immagine creando una sorta di danza solitaria, concentrato quasi in un’altra dimensione.
La corda gira e i piedi ballano.
Si tirano ganci perfettamente truccati con una grinta invidiabile ed una silhouette da prendere a modello. Si suda sette camicie mentre si stringe i denti aspettando il suono del gong che rimette aria nei polmoni. Allenatori di una box di altri tempi curano con infinita pazienza i loro allievi, impartiscono consigli ai più anziani, chiamano affettuosamente "ma fille" alle ragazze.
Il pugilato oggi è la terra di tutti, maschi e femmine di ogni età, di ogni ceto. Uno sport di gran belleza, di sguardi incrociati di forte determinazione.
Suona il gong, é il momento giusto per cercare l'uscita senza correre rischi.
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1 comentario:
frankly i don´t understand, but those picters tells the story...
like them a lot
jakub
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